Metodo POR

Il metodo è disponibile solo qualora si analizzi la struttura secondo il metodo agli Stati Limite e siano presenti dei solai rigidi.

Ogni pannello murario considerato dal metodo POR può essere costituito da:

Definizione delle azioni resistenti ultime nel pannello

Partendo dallo stato di sollecitazione (Nd , Md) relativo alla generica combinazione di carico presente in un pannello, vengono valutati:

Il momento ultimo resistente per pressoflessione (vedi OPCM 3274 8.Stati limite ultimi (slu) 2.2.1):

Mu = (l2 t σo)(1 - σo/0.85 fd)

ed il correlativo taglio ultimo per rottura da presso-flessione:

Vu = Mu/H

Il taglio ultimo resitente (vedi OPCM 3274 8.Stati limite di esercizio (sle) 2.2.2 e 11.5.8.1.):

Vu = l' t fvd nel caso di edifici di nuova costruzione

Vu = l t ftd / b sqrt(1 + σo/ftd) nel caso di edfici esistenti

dove, il valore di fvd, in ottemperanza alla citata OPCM 3274, "In caso di analisi statica non lineare, la resistenza a taglio potrà essere calcolata ponendo fvd = fvm0 + 0.4 σn con fvm0 resistenza media a taglio della muratura (in assenza di determinazione diretta si potrà porre fvmo = fvk0/0.7).... Il valore di fvd non potrà comunque essere maggiore di 2.0 fbk né maggiore di 2.2 Mpa."

Quale taglio ultimo resistente del pannello viene pertanto utilizzato il valore minimo tra Vu = min(Vu = Mu/H,Vu = l' t fvd).

Se il maschio, sotto le azioni di progetto (Nd , Md) iniziali non è verificato (Nd in trazione ovvero Md>Mu) il maschio è sin da subito considerato collassato e non contribuisce per la valutazione delle caratteristiche resistenti della struttura.

In questa fase non viene controllato che il valore del taglio di progetto Vd sia inferiore al taglio Vu in quanto si presuppone che la combinazione di carico di partenza sia relativa a soli carichi di tipo gravitazionale.

Definizione degli spostamenti ultimi del singolo pannello

Per quanto concerne gli spostamenti ultimi, sempre facendo riferimento alla citata OPCM 3274, qualora:

Definizione delle rigidezze nel pannello

Il singolo maschio viene modellato come una trave avente rigidezza iniziale pari a:

Ko = n E J / ((1 + φ) H3)

essendo:

B
la lunghezza in pianta del maschio
t
il suo spessore
H
l'altezza del maschio
A
l'area in pianta t B
J
il momento d'inerzia t B3/12
E
il modulo elastico della muratura
G
il modulo di elasticità tengenziale della muratura
n
un coefficente di rigidezza variabile fra 3 (mensola) e 12 (doppio incastro) settato a n = 12
χ
il fattore di taglio del maschio assunto pari a 1.2 (sezione rettangolare)
φ
il coefficente che tiene conto della deformabilità a taglio del maschio pari a φ = n χE J/(G H2 A)

Noto che sia il valore del taglio ultimo Vu del pannello è quindi individuabile lo spostamento Ulim corrispondente alla nascita di taglio ultimo pari a:

Ulim = Vu/Ko

La rigidezza del singolo pannello, in funzione delle azioni applicate, ha quindi un andamento elastico perfettamente plastico del tipo:

K = Ko se U < Ulim ovvero V < Vu
Ko / U se Ulim <= U <= Umax
0 se U > Umax

Calcolo delle azioni di piano sollecitanti

Nel caso si analizzi l'edificio nel suo complesso sono disponibili 2 distribuzioni di forze.

La prima, modulata sull'altezza, fa riferimento alla nota formula dell'analisi dinamica condotta per via statica equivalente e cioè:

Fi=Fh mi zi / Σmi zi

essendo zi data dalla differenza di quota fra la quota del solaio i-esimo e la minor quota di imposta dei nodi non appartenenti a solaio presenti nel modello (è opportuno che il modello abbia la quota minima dei suoi nodi a quota zero).

La seconda prescinde dalla quota degli impalcati ed è quindi del tipo:

Fi = Fh mi / Σmi

Calcolo degli spostamenti e delle azioni resistenti

Il calcolo si svolge seguendo i seguenti passi logici:

  1. Individuazione del moltiplicatore dei carichi orizzontali esterni che portano al limite elastico un qualsiasi pannello e valutazione del correlativo campo di spostamenti UlimE dei centri di massa dei solai.
  2. Calcolo del campo di spostamenti ultimo pari a UlimU = λ UlimE esendo λ il moltiplicatore degli spostamenti ultimi (duttilità) imposto esternamente all'inizio del calcolo
  3. A questo punto il calcolo procede incrementalmente. Detto n il numero di passi di carico, per ogni passo: